Dal 1928 al 1931, sotto la prefettura di Giuseppe Gola, le collezioni dei vari raccoglitori furono smembrate per riunire gli esemplari della stessa specie in due gruppi secondo un criterio in primo luogo geografico e poi sistematico. Nacquero così l’Erbario delle Venezie, con piante provenienti dall’Italia nord orientale e dalla penisola balcanica, e l’Erbario Generale che comprende esemplari raccolti nel resto del mondo, principalmente nelle diverse regioni italiane, ma anche in vari paesi europei, in Africa (soprattutto nell’area del Maghreb), in parte dell’Asia e, per quanto riguarda le Americhe, in alcuni paesi degli Stati Uniti, Brasile e Argentina. Nei due erbari, ancora oggi aperti, si trovano i campioni di coloro che hanno contribuito al formarsi del patrimonio attuale, tra cui: F. Ardissone, B. Balansa, J. Ball, A. Béguinot, A. Bérenger, G. Bizzozero, P. Bolzon, G.A. Bonato, L.A.G. Bosc, G. Briosi, A. Chiamenti, G. De Notaris, R. De Visiani, F. De Pisis, G. Doria, P. Favero, A. Fiori, P. Fontana, A. Forti, A. Goiran, E. Levier, A. Marcello, C. Massalongo, M. Minio, G. Moretti, I. Nievo, Nocca, F.W. Noë, T.G. Orphanides, R. Pampanini, J. Pancic, J. Pantocsek, A.G.O. Penzig, W. Pfaff, A. Piccone, T. Pichler, G.L. Rabenhorst, H.S.L.F.F. Rehm, P.A. Saccardo, G. Soldera, R.F. Solla, A. Spranzi, P. Sydow, S. Tonzig, G.B. Traverso, A. Trotter, U. Ugolini, P. Voglino, S. Zenari.