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SABATO 3 MAGGIO – ore 19 (durata 90 minuti)
Racconto e performance musicale
con Giovanni Costantini, Damiano Zanocco, Gianmaria Stelzer
e con il Maestro Giovanni Angeleri e i solisti dell’Orchestra delle Venezie
Attività compresa nel biglietto di ingresso | Su prenotazione

Una storia che ha inizio dalla fine: l’Avez del Prinzep, l’abete bianco monumentale delle Dolomiti, si spezza e cade. ANIMA ripercorre questa storia raccontata dai suoi protagonisti: il custode forestale che per primo ha visto l’Avez del Prinzep a terra, il musicista che ha avuto l’intuizione di farne strumenti musicali e il liutaio che li ha realizzati. Una conversazione che muove dall’intuizione di un passaggio: la morte che può diventare nuova vita, qualcosa di eterno. Una storia speciale, un progetto di rigenerazione che è paradigma di una comunità che guarda avanti e che salvaguarda il territorio e la sua identità. Una serata di narrazione e testimonianza, in cui si parla di alberi, strumenti musicali, natura, liuteria, montagna, musica.
Il racconto è intervallato da brani eseguiti con gli strumenti realizzati con il legno dell’abete bianco Avez del Prinzep, suonati da Giovanni Angeleri e i solisti dell’Orchestra delle Venezie. 

L’evento si tiene in Teatro botanico.

Giovanni Costantini è violoncellista e direttore d’orchestra, di origini venete ma da sempre innamorato del Trentino. Quando sente la storia dell’Avez del Prinzep ha l’intuizione che può dare all’abete una nuova vita; dall’idea al progetto, è colui che tiene assieme le diverse anime di ANIMA.
Damiano Zanocco, custode forestale del Comune di Lavarone: è lui il primo a trovare l’Avez schiantato al suolo, sulla terra degli Altipiani Cimbri, ed è lui il primo a raccontare la storia di quest’albero; segue poi tutte le fasi del progetto ed è un importante consulente e relatore di ANIMA.

Gianmaria Stelzer, giovane liutaio trentino oggi residente e operante a Zurigo, è il maestro artigiano che, dopo uno studio di fattibilità, ha realizzato quattro strumenti unici nel loro genere, speciali per genesi, storia e valore: un albero secolare e due mani abili.

Giovanni Angeleri, padovano di nascita e formazione musicale, ha iniziato la carriera concertistica affermandosi nei Concorsi “Kreisler” di Vienna, “Lipizer”, ”UNISA” di Pretoria, “Printemps de Prague”, “Vaclav Huml” di Zagabria, primo e tuttora unico vincitore italiano del Primo Premio assoluto. Il definitivo riconoscimento sulla scena internazionale gli è venuto dalla vittoria del “Paganini” di Genova nel 1997. È stato invitato da Festivals internazionali fra cui quelli di Dubrovnik, Siviglia, Tianjin, Spoleto e da numerose emittenti televisive. Nominato Distinguished Professor dal China Conservatory di Pechino, membro di giuria in prestigiosi concorsi in Europa, Asia e America, ha suonato nei cinque continenti i maggiori capolavori del repertorio come Solista e Direttore. Ha avuto più volte il privilegio di suonare famosi violini storici, tra i quali il Guarneri appartenuto a Paganini, il mitico “Cannone”, messogli a disposizione dal Comune di Genova.

L’Orchestra delle Venezie è stata costituita nell’ambito delle attività concertistiche della Fondazione Masiero e Centanin ed è composta da alcuni fra i più valenti musicisti provenienti appunto dalle tre Venezie. Affronta un vasto repertorio che, dai capolavori del periodo barocco e classico ed opere del tardo romanticismo, giunge ai più rappresentativi autori del Novecento. Con Giovanni Angeleri l’Orchestra ha inciso per le case discografiche Amadeus, Velut Luna e per la giapponese King Records le più importanti opere per violino e orchestra di Paganini, Sarasate, Wieniawski, Bazzini e Čajkovskij.
Prenotazione

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