Un patrimonio vivente di 6.000 piante, di 3.500 diverse specie vegetali, tutto da scoprire

Nell’Orto botanico vivono 6.000 piante, appartenenti a 3.500 diverse specie vegetali. Alcune di esse sono esemplari notevoli per la loro importanza storica, altre rivestono un particolare rilievo botanico – appartenendo a specie minacciate o estinte in natura – altre ancora sono la testimonianza di un universale patrimonio naturale e svolgono un ruolo fondamentale in campo medicinale o alimentare, artistico o produttivo, ornamentale o culturale.

Molte specie vegetali sono state introdotte per la prima volta in Italia o in Europa dall’Orto botanico, autentico crocevia di scambi sin dalla sua fondazione, grazie al suo legame con la Repubblica di Venezia e al lavoro di studiosi che viaggiavano e intrattenevano relazioni con il Vecchio e il Nuovo Mondo. L‘Orto botanico è un autentico atlante vegetale del Pianeta Terra. Ha un cuore antico, l’Hortus simplicium, di impianto rinascimentale, nato per lo studio e la coltivazione delle piante medicinali, le cui collezioni vegetali sono suddivise in collezioni tematiche, formate sulla base di determinate caratteristiche con lo scopo principale di sollecitare l’attenzione dei visitatori e di stimolarne l’osservazione.

Con la realizzazione delle serre del Giardino della biodiversità, nel 2014, l’esplorazione si allarga al rapporto tra Pianta e Uomo e Pianta e Ambiente, con attenzione ai temi del cambiamento climatico e dell’uso responsabile delle risorse.

Come leggere un cartellino botanico

Le piante sono accompagnate da un’etichetta con il nome comune della specie (quando esistente) e dal nome scientifico. In questo caso si tratta di un binomio latino, ad es. Atropa belladonna, per indicare la pianta della belladonna, una pianta velenosa capace di provocare la dilatazione della pupilla e per i suoi effetti miorilassanti. In alcuni casi il nome scientifico è seguito dalla sigla dell’autore che per primo l’ha classificata e descritta: per la belladonna la “L.” che accompagna il binomio latino fa riferimento a Carlo Linneo, l’inventore del sistema binomiale, sviluppato a partire dal suo lavoro Species plantarum pubblicato nel 1753.
Le altre informazioni che completano il cartellino botanico sono la famiglia di appartenenza – che rappresenta uno dei livelli di classificazione scientifica degli organismi viventi – il luogo di origine ed eventualmente l’anno di introduzione oppure di impianto in Orto. Nel caso delle piante velenose e medicinali il cartellino botanico è accompagnato dall’indicazione del livello di tossicità della singola specie.