DAL 25 APRILE AL 6 GENNAIO
Le piante, agli occhi della scienza
Mostra fotografica
in collaborazione con Orto botanico di Parma, a cura di Orto botanico di Padova
Dalle prime riproduzioni fotografiche ottenute a fini scientifici alle illustrazioni moderne: microscopie, infrarossi, ultravioletti, immagini satellitari, timelapse raccontano i temi del contemporaneo, dal cambiamento climatico alla qualità dell’aria, dalla sostenibilità agricola alla gestione del verde urbano e forestale. Approda a Padova la sezione fotografica della mostra Impronte – Noi e le piante.
DAL 25 APRILE AL 9 GIUGNO
Il caleidoscopio della Natura
Installazione immersiva
a cura di Orto botanico di Padova
Le diatomee sono alghe unicellulari comparse sulla Terra più di 100 milioni di anni fa. Ma sono il microscopio e i progressi della scienza nell’Ottocento a rivelare il loro mondo nascosto. I vetrini della Diatomoteca storica del Museo botanico danno vita a un exhibit che trasporta il visitatore in uno straordinario universo di forme naturali, inesauribile fonte di ispirazione per l’arte.
25 E 27 APRILE
Fiorevolmente
Installazione – In collaborazione con Contrasto Books
a cura di Orto botanico di Padova
in Auditorium
Giovedì 25 aprile ore 9-19
Sabato 27 aprile ore 14-19 / ore 14, 15, 16 e 17 performance con le danzatrici Beatrice Bresolin e Isabel Paladin
Guardare i fiori da vicino richiede la pazienza di un piccolo giardiniere, un osservatore curioso e attento nel decifrare dettagli e minimi particolari. Solo così, tornando bambini, i fiori ci possono ‘parlare’ e noi comprendere la poesia del loro linguaggio. Un’installazione e una performance con fotografie dell’americano Harold Feinstein e versi di Quasimodo, Dickinson, Wilde, Gualtieri.
DOMENICA 28 APRILE ore 9-13 e 14-19
FiOri StrOpicciati
Installazione partecipativa
In collaborazione con Arte Sella
a cura dell’artista Roberto Conte
In Arboreto (Serre ottocentesche in caso di maltempo)
Un’installazione che sboccerà e durerà il tempo di un fiore: un gesto poetico. Insieme ai visitatori l’artista Roberto Conte realizza un prato di delicati fiori “stropicciati”: una riflessione sulla fragilità della Natura e anche nostra.