Un nuovo nucleo espositivo per scoprire la storia dell'Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte

L’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità sono completati da un nuovo nucleo espositivo, inaugurato nel febbraio 2023, che presenta una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.

Sono esposti reperti delle collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni esposti nella sala A lezione di botanica. Ad aprire la Galleria degli erbari l’Erbario assoluto, opera di fuse*, che reinterpreta le illustrazioni botaniche e gli erbari storici dell’Orto di Padova alla ricerca dell’essenza della pianta e delle sue metamorfosi.

Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la Spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.

Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene raccontata anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova.

Negli spazi del Teatro botanico recentemente restaurato si può assistere alla proiezione del film Goethe. La vita delle foglie, scritto e diretto da Denis Brotto, dove si racconta l’ideale ritorno a Padova nel 2023 del grande artista tedesco, interpretato da Giulio Casale.

Grazie al Museo il visitatore può ampliare lo sguardo alla storia della botanica e della medicina e scoprire meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.