Serra dei climi aridi

Quando le precipitazioni non superano i 250 mm d’acqua all’anno il clima è definito arido. In queste aree del pianeta le escursioni termiche sono così pronunciate da poter superare i 40 gradi. Qual è la prima immagine che associ a queste condizioni? Quasi certamente stai pensando alle piante grasse, grandi protagoniste di questa ultima serra, simbolo di resistenza all’aridità attraverso la conversione di fusti o foglie in serbatoi idrici. Siamo abituati a chiamare “grassa” una pianta dal fusto succulento ricoperto di spine: tutte mettono in atto strategie di sopravvivenza simili, ma in realtà i generi sono diversi e si trovano in aree anche molto distanti del pianeta. Oltre a queste, nei climi aridi, vi sono specie annuali che concentrano il ciclo vitale nei brevi periodi in cui l’acqua è disponibile e superano la stagione secca protette in quelle capsule di sopravvivenza che sono i semi; alcune perenni seccano la parte aerea e mantengono viva quella sotterranea; altre, ancora, si sono adattate a tollerare la siccità rinforzando le foglie sempreverdi con cuticole impermeabili e allargando l’apparato radicale. Istintivamente pensiamo ai climi aridi caldi – per esempio, al deserto del Sahara con i suoi 9.400.000 km di estensione - ma nel cuore dell’Asia centrale, dal Mar Caspio alla Mongolia, vi è la più grande regione arida fredda, con temperature invernali che possono raggiungere i 30 gradi sotto lo zero.