Modelli fungini di Carlo Avogadro degli Azzoni
Nel Museo sono presenti circa 180 modellini di funghi, parte in cera e parte in creta. In particolare, la collezione dei modellini è la cera d'api ma l'autore è incerto.
Nella seconda parte de "La botanica in Italia" pubblicata nel 1901, Pier Andrea Saccardo riporta alcune notizie sul conte Carlo Avogadro degli Azzoni specificando che una raccolta di funghi modellati da lui é presente nell'Istituto Botanico di Padova mentre, in un comunicato pubblicato sulla rivista "Biblioteca Italiana"del gennaio 1825, Ignazio Pizzagalli scrive di aver quasi ultimato la produzione di una serie di 150 funghi rappresentativi del regno Lombardo-Veneto. Nella descrizione che segue, dice di aver dipinto in verde le specie innocue, in rosso quelle dubbie o pericolose e in nero quelle mortali. Questo é proprio ciò che si osserva nella collezione in cera in nostro possesso. Se da un lato appare quindi verosimile l'attribuzione della raccolta ad Avogadro degli Azzoni, così come riportato da Saccardo, sempre preciso nelle sue osservazioni e contemporaneo ai fatti, non si può tralasciare l'esatta corrispondenza tra la serie prodotta da Pizzagalli e quanto conservato nel Museo.