Narcissus poeticus

Narciso dei poeti

Da Ovidio a Wordsworth, artisti e letterati ne hanno decantato la fiera bellezza: al centro della raggiera di tepali candidi è incastrata una corona gialla dai margini frastagliati e col bordo arancione. Ma, come nella mela di Biancaneve, questa vivida bellezza è associata alla pericolosità: la pianta, soprattutto il bulbo, contiene infatti un alcaloide velenoso chiamato narcisina. Belli e profumati, i fiori sono usati per ricavare un olio essenziale molto apprezzato in profumeria e nella cosmesi.