Diavolo viola
Facilmente si intuisce il motivo per cui queste specie di origine sudamericana viene chiamata comunemente “diavolo violetto”: viola scuro (come suggerisce il nome scientifico della specie) sono il fusto, i rami e le spine che questa parente della patata usa come arma di difesa. Sono aculei molto molesti, oltre che appariscenti. Agli artigli viola essa associa anche armi chimiche, come scopolamina, atropina, iosciamina, alcaloidi tossici che la pianta concentra soprattutto nelle foglie, nel fusto, nei rami e nel frutto. È pericolosa per ingestione, ma il frutto può dar fastidio anche alla cute. Insomma una pianta da trattare con “i guanti di velluto”.